Universi paralleli e le nostre storie personali
Siamo stati condizionati a pensare che la nostra storia personale cosi come noi ce la raccontiamo, sia l’unica ‘vera’ e la sola possibile. Inoltre, guardando agli eventi del passato siamo convinti che: “ormai è andata cosi” quindi quello che è avvenuto non si può più cambiare. Abbiamo anche accettato l’idea che il futuro sia ancora da venire e che non sappiamo “che cosa ci potrà riservare”.
Queste convinzioni sulla nostra storia personale e sul tempo inteso come passato, presente e futuro per nostra fortuna, non sono più valide. La scienza, la spiritualità e l’esperienza empirica ci dimostrano che la “nostra storia” sia personale sia collettiva possiede molte sfaccettature di cui non siamo consapevoli e che tutti gli eventi si possono cambiare grazie alla multidimensionalità del nostro Essere.
In pratica, le ricerche più avanzate come vedremo, sostengono che non abbiamo una sola storia, bensì molte storie possibili, tutte compresenti negli universi paralleli anche se non ne siamo consapevoli.
Degli universi paralleli si è occupata non solo la spiritualità ma anche la scienza.
Stephen Hawking e Thomas Hertog, scienziati molto conosciuti e stimati, hanno ideato una teoria chiamata “Top-down-cosmology”, secondo cui nei primi istanti del Big Bang, esisteva una sovrapposizione di versioni diverse dell’Universo e non un’unica versione come si credeva fino a oggi. In sostanza, l’Universo non ha avuto alcuno stato unico iniziale, bensì una pluralità di “storie” possibili ognuna con la relativa nascita e le sue leggi fisiche peculiari.
Si sta parlando dell’esistenza di un Multiverso, anziché Universo, quindi la compresenza di universi paralleli.
Secondo la teoria Top-down il nostro universo non avrebbe quindi un passato univoco ma una pluralità di passati possibili. Di questi passati possibili, l’universo sceglie nel presente una particolare storia, da una sovrapposizione di molte altre possibili.
Se vi sono diversi passati possibili per l’universo, appare evidente che questi sono simultanei, compresenti. Ma se i passati sono coesistenti, si deduce che lo sono anche i futuri possibili e quindi l’esistenza di un unico tempo: il presente simultaneo.
Siamo noi individualmente e collettivamente che abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione solo su questa dimensione spazio-temporale ignorando tutte le altre possibilità.
Tornando alle storie, ciò significa che il passato e quindi il futuro dell’universo, il nostro o delle particelle quantistiche si può trasformare, non è statico, bensì fluido, mutevole.
Infatti, questo è stato dimostrato in laboratorio con le particelle quantistiche nell’esperimento di John Wheeler della Princeton University, chiamato “Quantum Eraser” (Annullatore quantistico).
In questo esperimento, Wheeler e suoi collaboratori hanno lavorato con particelle quantistiche riuscendo a cambiare il loro comportamento nel presente e, attraverso tale cambiamento, modificare il comportamento delle stesse particelle nel loro passato. In sostanza, modificando il presente, è stato modificato anche il passato che, attraverso tali modifiche, ha dato vita a un diverso presente. Non vi ricorda la trama del film La macchina del tempo?
Dal momento che anche noi siamo fatti di particelle quantiche, appare ovvio che, anche noi possiamo modificare i nostri rapporti con il passato- specie quello con eventi dolorosi – e scegliere un presente e un futuro diverso all’interno della multidimensionalità.
Questo importante cambiamento del nostro passato e delle nostre storie, può avvenire nel presente simultaneo. Come suggerisce Gregg Braden:
“Al termine di un ciclo (di tempo) e prima che inizi il ciclo successivo, c’è uno spazio in cui un esiste nessun ciclo, e questo spazio è il presente. È lo spazio tra l’inalazione e l’esalazione del respiro, tra il sorgere del sole all’alba e il suo tramontare la sera, tra il giorno e la notte. In questo spazio c’è il presente e nel presente tutto è possibile, nel presente non esiste nient’altro. Ed è in questo posto e solo nel momento presente che possiamo rinnovare i nostri corpi e procedere, andare avanti con nuove scelte senza il giudizio del passato”.
Pertanto, se vogliamo vivere un presente in cui essere in pace con noi stessi e gli altri, vivere in salute ed esprimere la nostra creatività, amare noi stessi e gli altri, ciò è possibile scegliendolo fra i molti universi paralleli a nostra disposizione. Fra gli universi c’è interconnessione per cui ciò che avviene in un universo si riflette negli altri e viceversa.
Inoltre, ciò che non riusciamo a portare a compimento in una vita, si realizza invece nelle nostre altre vite parallele. Sembra una bellissima “storia infinita.”
E come sarebbe se scegliessimo un Universo e una vita piena di gioia e amore?
Giulia Jordan
www.giuliajordan.com