Una suggestiva rappresentazione dell’Universo, dei Mondi che lo compongono e dei diversi aspetti della Vita e delle attività umane sono le Ruote di Medicina, impiegate diffusamente dai nativi nord europei e nord americani.

Elaborate sin dagli albori delle civiltà shamaniche per descrivere e spiegare i poteri della Vita, nel tramandarsi di generazione in generazione si dotarono di rappresentazioni sempre più elaborate.
Esse erano impiegate anche a scopo terapeutico per superare e risolvere svariate situazioni di disagio psico-fisico.

I Lakota le raffiguravano sui “cangleska” o pannelli di legno macchiato i cui colori: giallo, nero, rosso e bianco rappresentavano i Poteri delle Direzioni e delle loro manifestazioni nei Mondi.

Mentre nelle tradizioni siberiane, celtiche e di altre tribù nordamericane, l’attribuzione dei colori alle Direzioni e ai Poteri differisce da quella Lakota, in ciascuna di esse è comune il significato attribuito al Centro di ogni Ruota.
Esso è infatti visto e descritto come il luogo della sublimazione e del superamento delle differenze, dell’integrazione, della trascendenza, dell’armonia, dell’equilibrio e di ogni espressione dell’Amore.

Ad esempio nelle Ruota delle Razze -appresa presso la Deer Tribe Metis Medicine Society- a Sud vi è la razza rossa, a Ovest quella nera, a Nord la bianca e infine ad Est la gialla.

Nel centro sono collocati i Rainbow People, il Popolo Arcobaleno, coloro cioè che hanno trasceso il colore della pelle e le caratteristiche razziali, culturali e sociali.

Essi si percepiscono e si relazionano l’un l’altro secondo l’espressione Lakota: << Mitákuye Oyás’iŋ >> cioè siamo tutti interconnessi, correlati, straordinaria anticipazione dell’entanglement postulato e dimostrato dalla moderna Fisica quantistica.

Analogamente a questa visione shamanica, ipotizziamo di creare una Ruota delle Terapie e di collocarvi le varie tipologie, secondo la loro funzione prevalente. A sud andrebbero poste quelle a mediazione corporea, a ovest quelle emozionali, mentre a nord quelle verbali- mentali e infine a est quelle energetiche.

Al centro apparterrebbero quindi quelle che condividono la visione Lakota – Deer Tribe del “Mitákuye Oyás’iŋ” e che s’ispirano ai principi della Fisica quantistica.

A maggior titolo avrebbero da appartenervi quelle che ottengono effetti benefici su ogni piano dell’essere: corporeo, emozionale, mentale e spirituale.

Possiamo quindi affermare che per la loro visione e per i loro effetti di straordinaria portata continuamente testimoniati da chi li riceve, JoyTouch,

Joyfield e

le CostellAzioni della Gioia–

www.giuliajordan.com

vanno collocate al Centro della Ruota!

Infatti, la frequenza della Gioia che è il fondamento e l’espressione di queste terapie, ha la funzione di sublimare e superare le differenze fra quelle delle quattro direzioni e contemporaneamente integrarle in una nuova sintesi- quella della Gioia.

Come molti sanno, la Gioia è, insieme con l’Amore e la Pace, la frequenza originaria del nostro Essere.
“Tutto nasce dalla Gioia” come sostiene la Taittirya Upanishad.

La Gioia quindi integra tutti gli aspetti e porta armonia, equilibrio e Amore verso la Totalità dell’Esistenza.
Questa è la dimensione della Coscienza verso cui noi, insieme con la terra e l’universo stiamo pian piano ritornando.

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