“Mudra”, Joytouch e la realizzazione dei desideri
Mudra, origini e significati.
L’arte dei Mudra è nata in Cina più di duemila anni fa, per espandersi successivamente in tutto l’oriente.
Mudrā (Sanscrito, मुद्रा, letteralmente “sigillo”; inzō in Giapponese) è un gesto simbolico usato in varie culture orientali per ottenere benefici sul piano fisico, energetico e spirituale. I Mudra fanno parte della pratica di Yoga, Zen, Buddismo Tibetano, Taoismo e altre tradizioni. Anche l’iconografia sacra bizantina e cristiana, ci presenta sovente immagini di Santi e Profeti con le mani atteggiate in tipici gesti rituali, come la benedizione.
Il Mudra indica un gesto, una posizione rituale delle mani, un sigillo o persino un simbolo e anche alcune posizioni degli occhi e del corpo connesse con alcuni stati o processi di consapevolezza.
I “MUDRA” di Joytouch e la realizzazione dei desideri
Joytouch, il tocco della Gioia, è una pratica energetico – spirituale che materializza il desiderio del ricevente di avere maggior benessere in molti aspetti del suo essere.
Ciò è realizzato dall’Operatore grazie all’assunzione di un particolare stato interiore i cui effetti sono poi trasmessi al corpo del ricevente attraverso un tocco lieve delle dita. La figura a fianco mostra il “Mudra chiuso” di Joytouch.
Sin dal primo momento in cui Alberto sentì dispiegarsi in lui la potente e dolce energia di Joytouch, le sue mani, per trasmetterlo, assunsero spontaneamente quella forma. Avvenne così perché si trovava in profondo “entanglement”, ossia interconnessione con il Campo Morfico della Gioia e della Realizzazione dei Desideri, quindi guidato e modellato da essi.
Da allora lo praticò e lo insegnò sempre con le mani raccolte in quel gesto che chiamò “Mudra chiuso”, senza mai indagare su suoi possibili significati esoterici. A ognuna delle dita coinvolte nel tocco, invece, attribuì, le qualità che si assumono interiormente per far sì che la magìa di Joytouch si manifesti.
Ora, dopo anni dalla nascita e diffusione di Joytouch, è venuto a conoscenza che lo stesso nostro “Mudra chiuso” è impiegato anche nello Yoga, dove è chiamato: Kubera Mudra, nome derivato da Kubera, divinità indù della ricchezza, ed è utilizzato per realizzare un desiderio.
<<Dove desideri portare maggior benessere?>> chiediamo a un Ricevente di Joytouch quando si rivolge a noi per essere aiutato.
Ricevuta l’indicazione, formuliamo l’Intento che il desiderio espresso si realizzi e poi diamo Joytouch con le mani atteggiate proprio con quel Mudra.
Il testo che segue, tratto dall’articolo: <Come si materializza l’Intento in Joytouch > chiarisce ancor meglio la correlazione tra intento e desiderio:
… L’Intento, una delle qualità dell’Attitudine Interiore dell’Operatore Joytouch, è l’atto elementare di coscienza necessario affinché la trasformazione auspicata abbia luogo.
Quando l’Operatore focalizza l’Intento espresso dal Ricevente su “dove egli desidera avere maggior benessere” attiva il meccanismo neurofisiologico descritto, che materializzerà il processo trasformativo desiderato. …
Da quanto descritto traspare la meravigliosa sincronicità intrinseca del “Tocco della Gioia – Joytouch”, dove si fondono sinergicamente:
- Il “desiderio di avere maggior benessere” espresso dal Ricevente,
- L’Intento espresso dall’Operatore
- Il “Mudra della realizzazione dei desideri” con cui il Ricevente è “toccato”.
I benefici effetti che ne scaturiscono sono provati dalle numerose testimonianze ricevute, le più significative delle quali sono pubblicate nel sito: www.joytouch.org.
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Il “MUDRA APERTO”
Il Mudra chiuso è insegnato nel Corso Practitioner, per trattamenti trasformativi a livello corporeo. Infatti le dita delle mani toccano in sequenza il corpo del Ricevente, sfiorandolo su alcuni punti.
La sua variante: “Mudra aperto” è invece insegnata nell’Advanced e quindi impiegata dagli Operatori Master e Joyter per trattamenti trasformativi inerenti i livelli più sottili dell’essere, oppure per trattamenti trans-dimensionali o trans-temporali, che si svolgono a distanza dal corpo.
Così come avvenuto per il Mudra chiuso, nel momento in cui ha avvertito lo sprigionarsi di energie più elevate e ne è stato avvolto, ad Alberto si sono “aperte” spontaneamente le dita prima chiuse.
Una ricerca condotta sul web non ha però fornito alcuna correlazione o indicazione dell’esistenza di questo particolare gesto delle mani nelle tradizioni orientali.
Alla luce della visione yogica relativa alla realizzazione dei desideri e soprattutto alla luce degli straordinari risultati testimoniati da chi ha ricevuto, possiamo asserire con convinzione che il Mudra aperto è funzionale alla realizzazione di desideri connessi con la sfera emozionale, mentale e spirituale e anche per trascendere spazio, tempo e dimensioni.
Un desiderio realizzato è fonte di gioia.
Questa nutre e rinforza ancor di più il Campo Morfico della Gioia, cui attinge a piene mani (!) Joytouch, creando così un circolo virtuoso in continua espansione.
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